Le origini
Eh sì… questa volta siamo tremendamente di parte: la propria città è sempre la propria città, quella in cui ti senti a casa e torni bambino ma di cui talvolta non ti rendi conto di tutte le vere bellezze che gli altri, i turisti, vengono a visitare. Avete mai guardato la vostra città con gli occhi da straniero? Avete mai camminato con il naso all’insù per guardarne i palazzi, le chiese o i monumenti? Vi siete mai fermati in una piazza per focalizzarne l’intorno? Siete mai usciti di casa con l’unico intento di fare una passeggiata tra le strade che ben conoscete ma che forse avete poco osservato? Se qualcuno vi chiedesse l’ultima volta che avete visitato una delle attrazioni principali della vostra città dovreste correre indietro di quanti anni? Non diteci che vi toccherebbe arrivare fino a una di quelle gite fatte alle elementari… Conoscere culturalmente la propria città, raccontarne le storia e le origini, è forse una delle cose più scontate ma meno comuni che la maggior parte di noi fa, forse tratti in inganno dalle abitudini, dall’esserci sempre. E’ proprio partendo da queste considerazioni che vogliamo raccontarvi la “nostra” Padova, un po’ attraverso i nostri occhi innamorati e offuscati dalle emozioni dei ricordi passati (e presenti), un po’ grazie a quelle famose nozioni che le gite delle elementari e delle medie ci hanno infuso e che, una volta cresciute, abbiamo gradevolmente rispolverato e riscoperto.
Fino a pochi anni fa Padova era conosciuta solo per essere la città del Santo, sant’Antonio da Padova. Recentemente, gruppi di turisti da ogni parte del mondo ne affollano le vie e le piazze. La nostra Padova è una città a dir poco bella, dinamica, ospitale, ricca di storia, che ti fa venir voglia di visitarla. Spesso capita di scorgere una targa commemorativa ad un angolo della strada o sulla parete di un palazzo che fino a quel momento non si era ancora notata. Qui noi non vi racconteremo solo quello che abbiamo visto durante i nostri 30 anni di vita, ma anche quello che abbiamo vissuto. Se chiudiamo gli occhi e pensiamo a Padova ci tornano in mente i parco giochi in cui da piccole abbiamo giocato, le corse in bicicletta lungo la pista ciclabile che costeggia un pezzo delle antiche mura che circondano il centro storico, l’argine della Specola sul quale la domenica mattina i nostri genitori ci portavano per dar da mangiare alle oche, la messa di Natale al Santo o il grande quantitativo di candele comprate ai baracchini lì di fronte, i sabati pomeriggio passati con gli amici a chiacchierare e giocare in Prato, le aule studio dell’Università che abbiamo frequentato, il caffè Pedrocchi dove bere rigorosamente caffè Pedrocchi, le prelibatezze delle pasticcerie più buone del centro, gli aperitivi in uno dei numerosi bar del ghetto, sotto il Salone o in piazza; insomma un bel groviglio di situazioni. Ma andiamo con ordine…uno ad uno vi spiegheremo bene tutti i dettagli che mostrano, e i segreti che nascondono, questi luoghi a dir poco affascinanti e da far invidia a tutto il mondo.
La città in un assaggio:
A breve suggerimenti su musei, monumenti, ristoranti, bar, e i migliori luoghi da vedere…!
S&V.