MALESIA, SINGAPORE & DUBAI

Abitata da un popolo eterogeneo ma molto unito, la Malesia è una splendida e affascinante nazione dove persone appartenenti a religioni differenti, aventi usi e costumi variegati, nonché radici molto diverse, hanno basato la loro cultura sui sacri cardini del rispetto e della tolleranza, indipendentemente da religione ed etnia. Cinesi, indiani, baba-nyonya, malesi, quindi buddisti, induisti, mussulmani, cristiani non solo riescono a convivere in modo pacifico nello stesso territorio ma convivono mescolandosi gli uni con gli altri. Emblema del loro viver sereni, in pace con gli altri – perché in fin dei conti a farsi la guerra ci si distrugge e si distrugge – è la presenza ravvicinata di moschee, templi di induisti, taoisti, buddisti e chiese cristiane. Una cultura che, ai nostri occhi, non appare sporcata da pregiudizi o da paure nei confronti del “diverso”. Un paese in via di evidente sviluppo economico, dove antico e un moderno si mescolano, talvolta in modo confuso e poco armonioso. Le città infatti sono una miscellanea tra il recente passato coloniale, i molteplici edifici religiosi (moschee, templi, chiese) che regalano all’architettura cittadina sfumature singolari e tonalità variopinte, le tradizionali shop-house cinesi, le case-palafitta malesi e la spigolosa architettura futuristica che si discosta totalmente dal resto dei quartieri. Così, sfarzosi centri commerciali con negozi all’ultimo grido che regalano alla sfera visiva e olfattiva ogni tipologia di piacere e affascinati mercati tradizionali con odori e sapori del tutto autoctoni, rappresentano i due lati contrastanti della stessa medaglia. A proposito di cibo…la Malesia si presenta davvero variegata anche da questo versante! E’ facile infatti immaginare come la mescolanza di etnie abbia influito sulle abitudini alimentari della popolazione malese: se avete fame infatti qui potete scegliere tra del buon cibo tradizionale cinese, indiano, tipico malese o arabo. In ogni caso tenete in considerazione che salse piccanti, per non dire piccantissime, fanno da sfondo a qualsiasi pietanza, che un buon the non manca mai a fine pasto, e che, se gradite della frutta esotica, è meglio star lontani dal terribile e nauseabondo Durian. Se non fosse abbastanza, la Malesia vanta anche una natura magnifica che rende questo paese ancora più armonioso e rilassante. La vegetazione rigogliosa, tipica dei paesi tropicali, accompagna sia le coste che l’entroterra: le onnipresenti palme da olio tappezzano buona parte del territorio, e al centro del paese ecco la foresta pluviale più antica al mondo, il Taman Negara. Giungle verdissime ed incontaminate ricoprono anche molte delle isole malesi caratterizzate da lembi di sabbia bianchissima e un mare cristallino dove fare immersioni e snorkeling per osservare le tartarughe d’acqua, gli squali e l’infinita varietà di pesci. Inoltre, nella parte nord occidentale del paese, verdissime distese di piantagioni di the ricoprono le colline delle Cameron Highlands rendono l’atmosfera del luogo magica e fatata.

Un tempo parte della Malesia, Singapore è una piccola “isola” felice spesso definita come la città dei primati, la città giardino, la Manhattan del Pacifico o la Svizzera d’Oriente. Similmente alle città malesi è un intricato intreccio tra modernità e tradizione, ma a loro differenza trasuda benessere, un’estrema pulizia, tecnologia all’avanguardia e molta, molta ricchezza. Condivide invece con la Malesia la sorprendente multiculturalità, dunque la coesistenza pacifica delle diverse etnie cinesi, malesi, indiane e qui qualche europeo. I quartieri etnici si mescolano a zone commerciali con negozi extra-lusso, allo strabiliante skyline (tanto che non ha nulla da invidiare a quelli delle maggiori metropoli americane), all’architettura all’avanguardia che ha trovato la sua espressione migliore nella zona di Marina Bay, alla natura paradisiaca dell’isola di Sentosa (in malese letteralmente “tranquillità”), che offre oltretutto divertimenti per tutti i gusti.

Dubai, la rutilante potenza economica degli Emirati Arabi, nata e costruita in meno di 50 anni ai piedi del Golfo Persico. La città degli hotel e dei centri commerciali di lusso, delle strade a sette corsie, delle metropolitane all’avanguardia, dei grattacieli futuristici, degli isolotti artificiali con complessi residenziali sbalorditivi, tutto costruito nel bel mezzo del deserto. Dubai è la città dove il denaro ha reso l’impossibile completamente possibile. Per respirare ciò che è rimasto della sua anima classica, quella tipicamente araba, bisogna recarsi nella zona del Creek, il fiume solcato dalle storiche imbarcazioni di legno Abra lungo il quale un tempo si incentrava la vita cittadina e dove oggi si possono visitare interessanti edifici storici e i tradizionali souk (mercati) dell’oro, delle spezie e dei tessuti.

Periodo: 2017, agosto-settembre; 3 settimane.

Clima: all’equatore le temperature sono abbastanza costanti tutto l’anno. D’estate, ossia durante la stagione secca, il termometro può salire anche fino ai 40°C. E’ molto caldo ma soprattutto umido. L’aria condizionata di negozi, locali e musei aiuta a smorzare la sensazione di caldo torrido, ma fate attenzione perché, soprattutto a Singapore, la differenza di temperatura tra interno ed esterno è particolarmente alta e la sensazione di fresco si tramuta in freddo…per cui tenete sempre una sciarpa o un maglioncino comodo per coprirvi. Per quanto riguarda la pioggia, noi non l’abbiamo mai vista né sulla costa occidentale né su quella orientale, ad eccezione di una volta nell’arco delle 3 settimane. Durante i mesi compresi da ottobre a marzo, ossia la stagione delle piogge, le temperature scendono decisamente e diventano più miti ma la probabilità di incorrere in abbondanti acquazzoni diventa certezza.

Voli: con Emirates.                                                                                                                    -Andata: Venezia-Dubai-Singapore.                                                                                        -Ritorno: Kuala Lumpur-Dubai-Venezia. 

Spostamenti interni:

  • autobus (comodissimi ed economici!)
  • taxi privati:
    • in città si può risparmiare parecchio usando Uber o il concorrente Grab; i malesi utilizzano maggiormente la seconda società ma ogni receptionist in hotel si servirà dell’app sul proprio smartphone che più preferisce (questa è una vera gentilezza che solo qui abbiamo visto);
    • per lunghi spostamenti tra diverse città invece bisogna affidarsi a taxi di stato o a compagnie private di trasporti che sono decisamente più cari. I contatti in questo caso non sono così semplici; se avete bisogno di consigli vi possiamo aiutare dandovi qualche contatto fidato.

Documenti necessari: passaporto. Non servono visti.

Vaccini: Non è richiesto alcun vaccino obbligatorio, a meno che non si provenga da stati con febbre gialla. Noi abbiamo preferito vaccinarci per tifo e epatite A. Consigliato anche il richiamo per il tetano, che noi abbiamo fatto. Sta di fatto che è sempre meglio evitare il cibo di strada, non bere mai l’acqua del rubinetto (sarebbe meglio anche evitare di lavarsi i denti con l’acqua corrente e utilizzare sempre l’acqua in bottiglia) e fare attenzione a come viene lavata frutta e verdura (nel dubbio bisogna preferire la frutta da sbucciare e la verdura cotta). Dopo un’attenta analisi sui pro e i contro abbiamo deciso di non fare la profilassi per la malaria, che il nostro servizio di igiene ci aveva consigliato solo nella zona del Taman Negara, perché tutte le città malesi e le zone peninsulari non sono a rischio. Le guide locali ci hanno comunque assicurato che nella Malesia peninsulare non esiste il pericolo malaria, neppure nella foresta, dato che tutti i fiumi che la attraversano hanno acque correnti e non stagnanti. Ci siamo dunque affidate a buoni repellenti per le zanzare e altri insetti fastidiosi (l’ufficio igiene ci ha consigliato repellenti con almeno il 30% di principio attivo, reperibili solo in farmacia, in particolare “Brum Forte” per la pelle e “Biokill” per i vestiti), pantaloni lunghi e maglie leggere ma a maniche lunghe, scarpe da escursionismo data la presenza di svariati animali, non ultime le sanguisughe che si attaccano più che volentieri alle caviglie scoperte dei più temerari turisti e delle guide locali che non hanno paura di nulla.

Assicurazione medica: non necessaria ma se siete assidui viaggiatori vi consigliamo di stipulare delle assicurazioni mediche annuali per i vostri viaggi (es.Columbus). Comunque, mai partire senza assicurazione sanitaria! Ormai ce ne sono per tutti i gusti e tutti i prezzi (Allianz Travel Care, Nomads, ecc…).

In valigia: Vi consigliamo un abbigliamento misto. Malgrado il caldo torrido potrebbe indurvi a riempire la valigia solo di shorts e canottiere leggere, bisogna tenere conto che la maggior parte della popolazione malese è mussulmana e la donna solitamente si copre da capo a piedi. I turisti possono vestirsi come vogliono senza essere malvisti nei luoghi maggiormente battuti dal turismo, come le grandi città e le zone balneari, ma nelle aree remote invece sarebbe meglio coprirsi. Noi abbiamo optato per gli shorts solo di giorno a Singapore e a Kuala Lumpur, per il resto ci siamo sentite più a nostro agio coprendo le gambe almeno fino al ginocchio ed evitando le maglie eccessivamente attillate o scollate. Per la nostra permanenza nella foresta pluviale abbiamo scelto scarponcini da montagna, pantaloni tecnici leggeri ma lunghi e magliette sempre a manica lunga non avendo fatto la profilassi per la malaria. Per il mare creme solari 50+, occhiali da sole, cappellino e costumi interi o bikini: sappiate che sarete un’attrazione per i turisti locali, perlopiù giovani, che non sono abituati a vedere le donne in costume, e che vi chiederanno con insistenza un selfie…anche se per lo più i resort sono frequentati da turisti occidentali.

Moneta: In Malesia utilizzano il ringitt malese, a Singapore il dollaro di Singapore, a Dubai il Dirham degli Emirati Arabi Uniti (AED). Noi abbiamo cambiato gli euro direttamente in loco.

Itinerario & Pernottamenti

malesia

Singapore: 3 notti, Hotel Clover 7***, colazione inclusa, voto 8½. Stanza molto piccola ma pulita; colazione abbastanza fornita, posizione buona.

Malacca: 1 notte, Timez Hotel, colazione inclusa, voto 8½.  Stanza bella grande, abbastanza pulita, colazione a scelta tra tre menù, posizione ottimale, nota di merito al personale estremamente gentile e premuroso.

Kuala Lumpur: 2 notti, Verdant Hill Hotel****, colazione inclusa, voto 9. Stanza grande, pulizia ottima, colazione internazionale, posizione buona.

Taman Negara: 2 notti, Mutiara Taman Negara Resort****, pasti ed escursioni incluse, voto 7.  All’apparenza fantastico, ma la pulizia dello chalet lasciava molto a desiderare, per non parlare dell’isolamento della stanza (nella notte ci è entrato un topo in camera). La location è comunque molto suggestiva e le escursioni bellissime.

Cameron Highlands (Tanah Rata): 1 notte, Arundina Cameron Highlands, colazione inclusa, voto 7½. Stanza media, pulizia ottima, colazione sufficiente, posizione buona.

Georgetown: 2 notti, Areca hotel Penang, voto 7½. Stanza media, pulizia abbastanza buona, posizione buona, nota di merito al personale che è stato molto disponibile e premuroso.

Isola Kecil Perenthian: 4 notti, Bubu Resort****, colazione inclusa, voto 6½. Stanza abbastanza deludente, pulizia incerta, colazione buona, ottima la cortesia del personale, pranzo e cena a pagamento ma la cucina è notevole. Posizione ottima.

Kuantan: 1 notte, Swiss Garden Beach Resort****, colazione inclusa, voto 8. Stanza molto grande e pulita. Bella la vista sulla piscina, il mare invece non è invitante. Colazione buona.

Dubai: 2 notti, Dubai Marine Beach Resort and SPA****, colazione inclusa, voto 9. Stanza grande, pulita. Colazione buona.

Budget: 2000-2500€.

Voto: S:9 V:9½.

Il viaggio in un collage:

SINGAPORE

 MALESIA

DUBAI

Vi aspettiamo carichi per il nostro racconto dettagliato di questa bellissima avventura.

S&V.

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