GITE A VENEZIA_Sant’Erasmo

Isola di SANT’ERASMO – 13.06.2017

Assai poco conosciuta dai turisti che vengono più attratti dalle gremite Murano, Burano, Torcello e Mazzorbo, Sant’Erasmo è l’isola amata dai Veneziani, che vi ci si rifugiano nelle calde giornate estive per trovare riparo dall’afa cittadina e dal sovraffollamento del turismo.

Questa piccola isola è situata al centro di un triangolo virtuale tra Murano, Burano e Punta Sabbioni ed è facilmente raggiungibile con il vaporetto n. 13 dalla fermata di Fondamente Nove. In una quarantina di minuti si lascia la confusione ed il vociare della città per immergersi in un mondo che ha del bucolico, tutto diverso dalla Venezia che siamo abituati ad immaginare e che vi sorprenderà di sicuro. Lungo il tragitto avrete a disposizione anche le fermate di Murano e Vignole.

E’ un giorno feriale di giugno, la temperatura è davvero perfetta: decidiamo di fare una gita fuori città con un gruppo di amici ed ex-colleghi, tutti assieme come ai vecchi tempi per festeggiare un amico che presto cambierà vita.

Approdiamo sull’isola grazie dalla fermata Capannone. Dopo pochi passi la prima sorpresa: ci sono auto sull’isola! E non solo.. Rimaniamo sorpresi nel vedere un’ambulanza, svariate biciclette e motorini, ed ancor più, esterrefatti, nello scorgere una schiera di Ape-car di ogni colore parcheggiati poco distante.

Ci incamminiamo verso la parte sud-ovest addentrandoci in una natura rigogliosa, che ospita pochissime villette abitate e che ricorda tanto l’ambiente di campagna. La vocazione agricola dell’isola ci appare ben chiara date le innumerevoli coltivazioni di mais, vigneti e tanta verdura: insomma siamo all’orto di Venezia. Immersi nella calma e tranquillità, sembra di essere stati catapultati in un altro mondo.

Accompagnati da un lussureggiante canale interno superiamo la torre Massimiliana e finiamo la passeggiata (15 min circa) sulla punta estrema dell’isola dove il ristorante “al bacan” ha trovato la sua perfetta location: una terrazza in riva alla spiaggia dove mangiare piatti a base di pesce accompagnati da un buon bicchiere di prosecco di produzione locale (lungo la strada potete comunque trovare un altro ristorante che offre anche un servizio di noleggio biciclette…semmai abbiate voglia di girare l’intera isola in sella ad una due ruote senza motore!). La continua brezza rinfresca la calda giornata e regala un piacevole ristoro.

Dopo il lauto e prelibato pranzo guardiamo i nostri zaini e siamo tentati dal buttarci in spiaggia, ma poco propensi all’ozio, decidiamo di smaltire il pranzo con una camminata per l’isola. Quattro passi sulla spiaggia e altrettanti con i piedi in ammollo nella laguna che qui è balneabile date le correnti della bocca di porto che sono sufficienti per ripulire l’acqua. Ci divertiamo ad osservare il fondale, ricco di pesciolini, qualche medusa e tantissimi simpatici granchi che si muovono tra i nostri piedi e che, i più coraggiosi di noi, cercano di acchiappare. Rimesse le scarpe ai piedi, continuiamo il percorso verso nord su un sentiero sterrato che costeggia l’acqua, in mezzo alla vegetazione locale ricca di piante di fico, bambù ed aglio selvatico. A metà isola decidiamo di proseguire verso l’interno, riattraversiamo il lato corto dell’isola percorrendo via dei Spironi e arriviamo alla chiesa del Cristo Re. Da qui riprendiamo il vaporetto per tornare a Venezia, e mischiarci nella bolgia.

Torniamo a casa rilassati, felici e con lo spirito giusto per affrontare le fatiche lavorative del giorno dopo!

 

Itinerario:

santerasmo

Il viaggio in un collage:

 

 

A breve vi racconteremo un’altra fantastica giornata in giro per le calli di Venezia.

S&V.

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